Notizie dall’Africa in podcast – Lunedì 3 gennaio 2022

Ascolta le principali notizie di oggi dal continente, a cura della redazione di Nigrizia

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Il vicepresidente di Ennahda Noureddine Bhiri

Oggi parliamo dell’arresto e del ricovero in gravi condizioni in Tunisia del vicepresidente di Ennahda, delle dimissioni del premier sudanese Abdalla Hamdok e della morte dell’ambientalista e paleontologo kenyano Richard Leakey.

Tunisia: arrestato e ricoverato in condizioni gravi il vicepresidente del partito islamista Ennahda

L’ex ministro della giustizia tunisino Noureddine Bhiri, vicepresidente del partito islamista Ennahda, è stato trasferito in “condizioni critiche” all’ospedale di Biserta due giorni dopo il suo arresto. Il 63enne si trova in terapia intensiva. Bhiri era stato arrestato il 31 dicembre da agenti in borghese mentre usciva in casa insieme alla moglie e condotto in una località sconosciuta. Ennahda è stato il partito di maggioranza relativa nel parlamento tunisino dall’instaurazione, 10 anni fa, della democrazia. Si trova in gravi condizioni anche Zouheir Ismaïl in sciopero della fame da 10 giorni e ricoverato da ieri in ospedale. È uno degli attivisti di “Cittadini contro il golpe”, iniziativa popolare che ha proposto una tabella di marcia per porre fine alla crisi politica nel paese.

Sudan: dimissionario il primo ministro Abdalla Hamdok

In Sudan il primo ministro Abdalla Hamdok ha annunciato ieri le proprie dimissioni. Era stato reinsediato sei settimane fa dai militari, che lo avevano deposto con il golpe del 25 ottobre. Hamdok ha detto di aver tentato invano di trovare un consenso tra fazioni politiche, profondamente divise, per nominare un governo tecnico e completare il processo di transizione democratica. Negli ultimi giorni sono intanto continuate le proteste popolari, disperse con la forza dai militari. Sarebbero almeno tre i manifestanti uccisi a Khartoum, dove continuano gli arresti di attivisti pro-democrazia.

Kenya: morto l’ambientalista e paleontologo di fama mondiale Richard Leakey

Ѐ morto ieri all’età di 77 anni Richard Leakey, ambientalista e paleontologo keniano di fama mondiale, ottenuta per aver contribuito a dimostrare che l’umanità si è evoluta in Africa. Rivoluzionaria fu la sua scoperta, nel 1984, dello scheletro fossile più completo di un antenato umano finora mai rinvenuto, il Ragazzo Turkana, risalente a circa 1,5 milioni di anni fa. Nominato a capo dell’agenzia kenyana per la fauna selvatica (Kenya Wildlife Service) nel 1989, Leakey è anche ricordato per la sua strenua lotta contro il bracconaggio, che lo ha reso noto, già negli anni ’90, come una delle principali voci al mondo contro il commercio globale di avorio.