Notizie dall’Africa in podcast – Giovedì 27 gennaio 2022

Ascolta le principali notizie di oggi dal continente, a cura della redazione di Nigrizia

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Paramilitari russi del gruppo Wagner

Oggi parliamo di paramilitari russi che offrono aiuto ai golpisti in Burkina Faso, dello stato d’emergenza revocato in Etiopia e del via in Italia del primo click day per l’ingresso di lavoratori stranieri.

Burkina Faso: paramilitari russi offrono addestramento militare ai golpisti  

Un gruppo di paramilitari russi ha scritto ai leader militari autori del colpo di stato del 24 gennaio in Burkina Faso, offrendo di addestrare l’esercito per la lotta contro i movimenti jihadisti. A darne notizia è l’emittente britannica Bbc che ha visto e verificato la lettera, firmata da un gruppo che si fa chiamare Comunità di ufficiali per la sicurezza internazionale (Community of Officers for International Security – Cois), legato al gruppo russo Wagner nella Repubblica Centrafricana. Non è chiaro se la proposta sia stata o sarà accettata. Paramilitari russi del gruppo Wagner sono già impegnati in altri stati dell’Africa occidentale, e in particolare al fianco della giunta militare golpista del Mali.

Etiopia: revocato lo stato di emergenza. Nominati 27 nuovi ambasciatori

Il governo ha approvato ieri la revoca dello stato di emergenza di sei mesi imposto a novembre, quando le forze armate del Tigray e i loro alleati stavano guadagnando territorio e minacciavano di marciare sulla capitale Addis Abeba. La misura, fa sapere l’ufficio del primo ministro Abiy Ahmed, è stata decisa alla luce delle mutate condizioni di sicurezza nel paese. La decisione arriva prima del vertice dei capi di stato dell’Unione africana che si terrà ad Addis Abeba nella prima settimana di febbraio. Da segnalare anche la nomina di 27 nuovi ambasciatori, tra cui due alti generali dell’esercito che anno combattuto nella regione del Tigray.

Italia: iniziato oggi il primo click day per l’ingresso di lavoratori stranieri

Parte oggi il click day previsto dal decreto flussi 2022. Il 27 gennaio è la prima data di invio delle domande di ingresso per una parte dei 69.700 lavoratori non comunitari che dovranno essere chiamati dai propri datori di lavoro per arrivare in Italia. Il primo step riguarda le 27.700 quote di lavoro non stagionale che comprendono uomini e donne provenienti dai 30 paesi elencati nel decreto. Per i restanti 42mila la data è il 1° febbraio. E mentre parte l’invio delle domande, la Coldiretti sottolinea il problema dei vaccini non riconosciuti per chi arriva dall’est Europa, e gli economisti la parzialità della risposta governativa al problema ingressi e lavoro. Stando ai dati, infatti, sono oltre 230mila i lavoratori e le lavoratrici che mancano in Italia.