Notizie dall’Africa in podcast – Mercoledì 26 gennaio 2022

Ascolta le principali notizie di oggi dal continente, a cura della redazione di Nigrizia

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Guardia costiera libica

Oggi parliamo del controverso programma europeo a sostegno della guardia costiera libica, della scarcerazione e del nuovo sequestro dello scrittore ugandese Rukirabashaija e delle proteste dei maasai della Tanzania contro lo sfratto dalle loro terre.

Libia: un rapporto militare avvalla il controverso programma Ue di sostegno alla guardia costiera

Un rapporto militare confidenziale dell’Unione europea chiede di continuare un controverso programma dell’Ue per addestrare ed equipaggiare la guardia costiera e la marina libica, nonostante le crescenti preoccupazioni sul trattamento riservato ai migranti, il crescente numero di vittime in mare e la continua mancanza di qualsiasi autorità centrale in Libia. Il rapporto, pubblicato dall’Associated Press, sostiene Tripoli nell’intercettazione e nel rimpatrio di decine di migliaia di uomini, donne e bambini in Libia, dove subiscono abusi insopportabili. Compilato dal contrammiraglio della marina italiana Stefano Turchetto, capo della missione Irini, il rapporto riconosce l’«uso eccessivo della forza» da parte delle autorità libiche, aggiungendo che la formazione dell’Ue «non è più pienamente seguita».

Uganda: scarcerato e nuovamente sequestrato lo scrittore Kakwenza Rukirabashaija

Ieri in Uganda è stato scarcerato su cauzione Kakwenza Rukirabashaija, 33 anni, scrittore pluripremiato e critico del governo, che è stato subito nuovamente arrestato. Il tribunale ha disposto la sua liberazione dietro il pagamento di una cauzione, la consegna del passaporto e con l’ordine di non commentare pubblicamente la sua detenzione. Ma il suo avvocato Eron Kiiza ha detto che uomini in borghese lo hanno sequestrato non appena uscito dal carcere, caricandolo su un veicolo senza targa. Rukirabashaija era stato arrestato nella sua abitazione il 28 dicembre e detenuto in un luogo sconosciuto fino all’11 gennaio, quando è stato accusato di “comunicazione offensiva” per un tweet sul presidente Yoweri Museveni e suo figlio, generale Muhoozi Kainerugaba.

Tanzania: proteste dei maasai contro un piano per sfrattarli dalle loro terre

Migliaia di allevatori di bestiame maasai nel nord della Tanzania hanno protestato ieri contro un piano del governo di sfrattarli dalla loro terra ancestrale, per avviare un progetto destinato alla caccia ai trofei e ai safari di lusso. Il 22 gennaio, le autorità hanno iniziato a delimitare un controverso corridoio faunistico di 1.500 chilometri quadrati nel distretto di Loliondo, nella regione di Arusha, riprendendo i precedenti piani per creare un’area protetta e ricollocare oltre 80mila persone, per lo più maasai. Il piano di sfrattare i masai dal corridoio era stato annullato dal governo nel 2018, a causa delle pressioni internazionali. Ma poi è stato riabilitato nell’aprile 2021.