Notizie dall’Africa in podcast – Lunedì 24 gennaio 2022

Ascolta le principali notizie di oggi dal continente, a cura della redazione di Nigrizia

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Oggi parliamo dell’ammutinamento dei militari in Burkina Faso, dell’arresto in Sudan di una conosciuta attivista per i diritti delle donne e dell’insolita richiesta degli ex signori della guerra nel sud della Nigeria.

Burkina Faso: ammutinamento dei militari, il governo nega sia in corso un colpo di stato

Spari sono stati uditi ieri a Ouagadougou, in Burkina Faso, vicino alla residenza del presidente Roch Marc Christian Kaboré. Secondo quanto riferito da alcuni residenti, i colpi sarebbero stati sparati da alcune case vicine. Un elicottero, a luci spente, ha sorvolato il quartiere Patte d’Oie, dove si trova la residenza. Quasi contemporaneamente anche i residenti dei campi militari di Sangoulé Lamizana e Baba Sy, nella capitale, hanno sentito colpi di arma da fuoco ad alta intensità. Una rivolta di militari si è sollevata in diverse località del paese per chiedere le dimissioni dei capi dell’esercito e “mezzi appropriati” per combattere i jihadisti. Il portavoce del governo, Alkassoum Maïga, è intervenuto negando le notizie di un colpo di stato.

Sudan: l’Onu condanna l’arresto di una attivista per i diritti delle donne. Hemetti in visita in Etiopia

Una rara visita in Etiopia di un funzionario sudanese, quella che ha effettuato sabato e domenica Mohamed Hamdan Daglo, detto Hemetti, numero due nel Consiglio sovrano. Al termine della visita Sudan ed Etiopia hanno fatto sapere d’aver concordato di tenere colloqui su questioni controverse che hanno innescato tensioni l’anno scorso: il conteso confine di El-Fashaga e la diga della Rinascita etiopica (Gerd). Nessuna data è stata annunciata per gli incontri bilaterali. Ieri intanto la missione politica dell’Onu in Sudan (Unamid) ha condannato l’arresto, sabato a Khartoum, di un’importante attivista e per i diritti delle donne, Amira Osman, in un raid notturno nella sua abitazione.

Nigeria: ex signori della guerra nel Delta del Niger chiedono che le aziende petrolifere tornino nella regione

Ex signori della guerra del Delta del Niger hanno chiesto il ritorno delle multinazionali del petrolio che avevano lasciato la regione a causa della violenza e insicurezza. La richiesta è arrivata da Yenagoa, la capitale dello stato di Bayelsa, in occasione di un summit regionale per sensibilizzare la gente sulla necessità di far progredire la pace nella regione. Gli ex signori della guerra hanno condannato la proliferazione delle raffinerie illegali e hanno lamentato i suoi effetti sullo sviluppo. Come riporta The Nation, un ex combattente per la libertà, il pastore Nature Dumale Kieghe, parlando a nome degli altri, ha dichiarato: «Noi, che una volta portavamo le armi, ora siamo qui per predicare il messaggio di pace. Le aziende che hanno lasciato il Delta del Niger a causa dell’insicurezza devono tornare».