Notizie dall’Africa in podcast – Giovedì 17 settembre 2020

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Oggi parliamo delle dimissioni annunciate in Libia dal primo ministro al-Sarraj, di un grande quantitativo di esplosivi sequestrato in Sudan e delle due finaliste africane al premio letterario britannico Booker Prize.  

Libia: si dimette il primo ministro del Governo di accordo nazionale libico 

Il primo ministro del Governo di accordo nazionale libico, Fayez al-Sarraj, ha annunciato ieri sera le sue dimissioni in un discorso televisivo. Il premier ha dichiarato di voler cedere i poteri a una nuova amministrazione entro la fine di ottobre. Il passo indietro del primo ministro di Tripoli segue le dimissioni, rassegnate il 13 settembre ma non ancora ufficialmente accettate, del collega del governo non riconosciuto della Cirenaica, Abdullah al-Thinni.

Il destino politico delle due figure libiche appare legato al dialogo intrapreso in Marocco e in Svizzera tra le fazioni in campo e sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Le parti libiche, infatti, si stanno accordando su un nuovo Consiglio presidenziale “ristretto” composto da tre membri e un primo ministro “indipendente”.

Sudan: sequestrato un grande quantitativo di esplosivi, in arresto 41 persone

Le autorità del Sudan hanno arrestato 41 persone e sequestrato grandi quantità di esplosivo nel periodo tra il 19 agosto e il 13 settembre. Il materiale comprende 850 blocchi di TNT e 4 sacchi di nitrato di ammonio, la sostanza chimica esplosa nel porto della capitale libanese, Beirut, il mese scorso.

Il pubblico ministero ha detto che la quantità sequestrata avrebbe potuto far saltare in aria la capitale, Khartoum. Gli esplosivi sono utilizzati nell’estrazione legale e illegale dell’oro. Un funzionario dell’intelligence ha annunciato che il suo dipartimento sta lavorando attivamente per smantellare cellule attive nel commercio illegale di esplosivi, che rappresenta serio un pericolo per la sicurezza nazionale.

Premio letterario Booker Prize: due autrici africane tra i sei finalisti

Tra i sei finalisti del premio letterario inglese Booker Prize figurano quest’anno due scrittrici africane: la zimbabwana Titsi Dangarembga con l’opera This Mournable Body, continuazione del romanzo Nervous Condition, suscito nel 1988 e divenuto un classico; e la statunitense di origine etiopica Maaza Mengiste con The Shadow King che racconta la vita di un orfano negli anni ’30 nell’Etiopia minacciata dall’invasione delle truppe del regime fascista di Mussolini.

Per partecipare al premio è necessario che il romanzo sia scritto in lingua inglese e sia pubblicato in Gran Bretagna. Il nome del vincitore, che riceverà 64mila dollari, sarà annunciato il 17 di novembre. Lo scorso anno vinse la scrittrice britannico-nigeriana Bernadine Evaristo con Girl, Woman, Other. Il prestigioso premio in passato è andato agli scrittori sudafricani Nadine Gordimer e JM Coetzee.